In sintesi
- 🕵️♂️ Rocco Schiavone 4
- 📺 Rai 2 alle 21:20
- 📝 Serie crime italiana con Marco Giallini nei panni di un vicequestore romano trasferito ad Aosta, tra atmosfere noir, ironia tagliente e indagini che scavano nell’animo umano e nelle contraddizioni della giustizia.
In sintesi
- 🦸 Superman Returns
- 🎬 20 Mediaset alle 21:10
- 🌌 Film supereroistico diretto da Bryan Singer con Brandon Routh, che riporta in scena l’Uomo d’Acciaio tra nostalgia, crisi esistenziale e la sfida contro Lex Luthor, in una versione malinconica e fedele al mito DC Comics.
Rocco Schiavone, Marco Giallini e la rivoluzione del noir tutto italiano. Superman Returns e la sfida supereroistica: ecco cosa guardare stasera in TV
Il mercoledì sera della programmazione italiana si tinge di atmosfere cupe, ironia tagliente e qualche svolazzo supereroistico. Su Rai 2 torna infatti la quarta stagione di Rocco Schiavone, interpretato dallo straordinario Marco Giallini, una delle entità più amate e riconosciute della fiction nostrana. Per chi invece sogna in grande, su 20 Mediaset c’è Superman Returns, l’epopea superhero by Bryan Singer con Brandon Routh nei panni dell’indimenticabile Uomo d’Acciaio. Scopriamo insieme perché queste due proposte sono imperdibili – e perché Rocco Schiavone rimane uno dei personaggi più nerd e rivoluzionari della TV italiana.
Rocco Schiavone 4: Marco Giallini e le atmosfere noir made in Italy
Avete mai incontrato un vicequestore fissato con il loden anche sotto zero, profondamente romano nell’anima e cronicamente allergico alla routine delle Alpi? Se la risposta è “no”, allora oggi avete la chance di rimediare. Su Rai 2 alle 21:20 approda la nuova stagione di Rocco Schiavone con l’episodio “Rien ne va plus”, ovvero il perfetto punto di partenza per tuffarsi nella mente di un anti-eroe che è diventato subito cult tra i fan del genere crime.
Tratto fedelmente dai romanzi di Antonio Manzini e diretto da Simone Spada, il telefilm segue le vicende di Rocco, costretto a tornare ad Aosta quando si intrecciano storie di morti insolute e fantasmi del passato pronti a bussare alla porta. La tensione non manca, ma ciò che tiene davvero incollati è l’umanità cinica e disillusa di un protagonista che odia la provincia quanto odia compromettersi. Eppure, dietro il sarcasmo c’è l’ombra di una morale personale solidissima e una fragilità che solo un attore come Giallini poteva incarnare con tanta grazia. Pochi personaggi, nella recente serialità italiana, sono riusciti a lasciare un segno così potente sia sull’immaginario pop che sugli ascolti: basti pensare all’impatto del suo modo di vivere la giustizia, spesso in conflitto con le regole ma mai davvero scorretto, e a quell’aura malinconica da “poliziotto eximio, uomo spezzato”.
Ma il bello di Rocco Schiavone è tutto nei dettagli nerd:
- L’amicizia viscerale con Brizio e Furio che ricorda certe gang cinematografiche da Riccardo Milani-style
- Le incursioni oniriche della defunta Marina (Isabella Ragonese), con tocchi autoriali alla Sergio Leone nei silenzi
Una fiction, insomma, che graffia nel profondo e sa essere attualissima nel rappresentare un’Italia, quella della giustizia, sempre più sfaccettata e lontana dai cliché. Il successo di pubblico e critica lo conferma: Rocco Schiavone non è semplicemente un poliziotto, ma una lente con cui guardare le nostre contraddizioni quotidiane. E, sì, con quel loden stropicciato è ormai un’icona.
Superman Returns: Bryan Singer, Brandon Routh e il mito DC Comics
Per chi invece predilige il grande spettacolo a stelle e strisce, su 20 Mediaset alle 21:10 atterra uno dei ritorni più curiosi e controversi dell’universo DC Comics, Superman Returns. Firmato dal visionario Bryan Singer – sì, proprio quello dei migliori “X-Men” – il film del 2006 riporta in scena Superman (Brandon Routh), in un reboot nostalgico e rispettoso del mito di Christopher Reeve, eppure in bilico fra crisi esistenziale ed epica contemporanea.
Questo ritorno dell’Uomo d’Acciaio, dopo la visita agli ultimi superstiti di Krypton, si carica di un’inedita atmosfera malinconica: metafora non solo del supereroe incompreso ma anche dell’uomo smarrito fra ricordi e nuove minacce. Lois Lane, amore di sempre, sembra ormai irraggiungibile, e la città stessa lo guarda con sufficienza, quasi non avesse più bisogno di lui. Ma il vero nemico – il superlativo Lex Luthor di Kevin Spacey – riappare per complicare le cose e rimettere tutto in gioco.
Una regia forse troppo reverenziale nei confronti della saga originale, vero, ma con una cura estetica e una fedeltà “nerd” ai fumetti tutt’oggi rara. Una struttura narrativa che punta più alle sfumature psicologiche che agli effetti speciali fracassoni, scelta coraggiosa che divide i fan e, proprio per questo, rende il film un unicum nel filone supereroistico.
Forse meno “pop” degli ultimi Superman di Snyder, “Returns” ha il pregio di interrogarsi sulle radici dell’eroismo, trovando nella solitudine dell’alieno il vero cuore del racconto. Routh centra il difficile ruolo d’erede spirituale di Reeve, e la love story impossibile tra Superman e Lois Lane aggiunge una malinconia adulta decisamente atipica nel panorama degli anni Duemila. Insomma, da (ri)vedere se amate le pellicole cinecomic con qualcosa in più sotto il mantello.
Due mondi, un solo mercoledì sera
Qualsiasi cosa scegliate questa sera, preparate i popcorn: che sia la nebbia di Aosta di Rocco Schiavone o i cieli elettrici di Superman Returns, il menù TV si muove tra intensità emotiva, spunti nerd da cultore e grandi attori in stato di grazia. Una vera chicca per chi vede nelle serie e nei film non solo intrattenimento, ma l’occasione di capire meglio anche la realtà che ci circonda e – perché no – noi stessi.
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