Stasera su Rai Premium Il giovane Montalbano con Michele Riondino: l’episodio finale che nessun fan può perdere

In sintesi

  • 🎬 Il giovane Montalbano
  • 📺 Rai Premium HD, ore 21:25
  • 🕵️‍♂️ Racconta le origini del celebre commissario Salvo Montalbano in una Sicilia tra mito e realtà, intrecciando indagini poliziesche, vicende personali e memoria collettiva, con un episodio che omaggia la storia italiana e la strage di Capaci.

Il giovane Montalbano, Rai Premium, Andrea Camilleri, Michele Riondino, Strage di Capaci: questi sono gli ingredienti fortissimi della prima serata di martedì 19 agosto 2025. Non c’è spettatore seriale, amante del poliziesco o nerd delle fiction italiane che possa davvero resistere al fascino di “Il giovane Montalbano”. Soprattutto stasera, alle 21:25 su Rai Premium HD, in cui va in onda l’ultimo episodio della seconda stagione: “Un’albicocca”, per la regia di Gianluca Maria Tavarelli e con un cast corale guidato da Michele Riondino.

Il giovane Montalbano: la Sicilia tra realtà, mito e memoria

La forza narrativa di Camilleri si respira a pieni polmoni in quest’episodio, che non è solo un poliziesco brillante, ma un vero e proprio crocevia esistenziale. Salvo Montalbano è pronto a lasciare la sua amata Vigàta per seguire Livia a Genova, solcando le acque (reali e metaforiche) di una Sicilia che non è solo luogo, ma identità, appartenenza, casa e passione. L’indagine, come di consueto, cattura con i suoi colpi di scena, ma questa volta i veri “fuochi d’artificio” arrivano con la storia d’Italia che bussa alla porta della fiction: la morte di Giovanni Falcone nell’attentato di Capaci.

Michele Riondino offre una delle sue prove più intense, riuscendo a non imitare Zingaretti ma a costruire un Montalbano giovane, vulnerabile eppure già segnato da umanità, ironia e senso della giustizia. Con lui, Sarah Felberbaum nei panni di Livia, Alessio Vassallo come il brillante e a tratti spavaldo Augello, Andrea Tidona nel ruolo paterno del questore Fazio, senza dimenticare i comprimari iconici come Fabrizio Pizzuto nei panni del surreale Catarella.

  • Location reali: Lo sfondo di Ragusa, Scicli e le autentiche campagne siciliane non è solo cornice, ma co-protagonista. La serie ha contribuito in modo evidente al turismo culturale nel sud-est dell’isola, portando tanti spettatori a scoprire i luoghi di Montalbano.
  • Connessioni con la storia: L’episodio si chiude davanti alla TV, con il commissariato annichilito dalla tragedia di Capaci. È uno dei momenti in cui la fiction italiana ha saputo davvero fare memoria collettiva, senza retorica, con una delicatezza narrativa degna di nota.

Il giovane Montalbano: una serie che “fa cultura” e un finale di stagione che resta impresso

Chi ama la serialità TV italiana, sa che Il giovane Montalbano non è solo una costola del ben più noto Montalbano di Zingaretti. La scommessa di ambientare negli anni Novanta le origini del commissario poteva cadere nella parodia o nel dejà-vu; invece, merito della regia di Tavarelli e della scrittura precisa, la serie si è imposta come un cult per qualità drammaturgica e cura del dettaglio antropologico. È una vera boccata d’aria per chi ama vedere uno spaccato d’Italia senza filtri, tra dialetti, contraddizioni, vecchie Simca e sogni di futuro.

L’episodio “Un’albicocca” è una vera liturgia del commiato: il viaggio di Salvo dalla nostalgia all’impegno, il dolore personale che si rifrange nella tragedia nazionale del 1992, la decisione (più che la fuga) di non girarsi dall’altra parte. Camilleri sarebbe stato fiero di questa alchimia tra cronaca, fiction e memoria storica.

Cosa ha reso “Il giovane Montalbano” un fenomeno?

  • Ascolti da record: anche questo secondo ciclo ha tenuto davanti alla TV tra i 5 e i 6 milioni di telespettatori, numeri che oggi fanno invidia alle piattaforme streaming più celebrate.
  • Recensioni positive e alto gradimento: la critica, anche la più nerd, parla di uno dei migliori prequel mai realizzati in TV, grazie a personaggi credibili, atmosfere malinconiche e rispetto assoluto del mondo di Camilleri.

Cosa lascia oggi “Il giovane Montalbano”? Un ritorno al giallo “di parola”, ai personaggi ben scritti, a una Sicilia in bilico tra arcaismo e modernità, ma anche una fiction capace di parlare ancora al presente, affrontando legalità, identità italiana e memoria collettiva senza paura di commuovere e colpire allo stomaco.

Per chi ha già amato il Montalbano più celebre, questa è una chicca che aggiunge profondità e spessore ai miti del commissariato di Vigàta. Per tutti gli altri, un’occasione perfetta per scoprire come si fa una grande fiction popolare in Italia: con cuore, cervello e un gran rispetto per il passato che – come ci insegna questo episodio – non va mai dimenticato.

Pronti allora per questa serata tra giallo, memoria storica e quei paesaggi siciliani che sono già cult? Il giovane Montalbano vi aspetta su Rai Premium: e sarà difficile dirgli addio senza un po’ di malinconia.

Il Giovane Montalbano Rai Premium

Qual è il momento più emozionante di Un'albicocca?
La decisione di restare
Il ricordo della strage
Il commiato da Vigàta
L'indagine finale
Il dialogo con Livia

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