Stasera su Rai 2 Marco Giallini torna con Rocco Schiavone 5: la serie cult che ha rivoluzionato il noir italiano

In sintesi

  • 🎬 Rocco Schiavone 5
  • 📺 Rai 2 HD, ore 21:20
  • 🕵️‍♂️ Serie crime italiana che segue le indagini del vicequestore Schiavone tra sarcasmo, noir e drammi personali, ambientata in una cupa Valle d’Aosta e basata sui romanzi di Antonio Manzini.

Rocco Schiavone, Marco Giallini, Antonio Manzini, Rai 2 e Valle d’Aosta tornano a dominare la scena in prima serata con la quinta stagione di Rocco Schiavone. Stasera, mercoledì 20 agosto 2025 alle 21:20, va in onda su Rai 2 HD il primo episodio della fiction poliziesca italiana che ha rimodellato il noir televisivo nazionale. Se siete pronti per un viaggio carico di sarcasmo, cupezza e personaggi che entrano sotto la pelle, questa è la scelta cult che vi farà compagnia sul divano.

Rocco Schiavone 5: trama, personaggi e atmosfere della nuova stagione Rai 2

“Il viaggio continua” apre la quinta stagione riprendendo da dove ci eravamo lasciati: cadaveri sulla neve del Monte Bianco, poliziotti francesi e italiani che si scrutano con diffidenza e il buon vecchio Schiavone – interpretato da uno strepitoso Marco Giallini – ancora più insofferente, ferito (letteralmente e metaforicamente) e incastrato nelle sue ossessioni. Questa volta, la vittima ritrovata da due operai d’oltralpe coinvolge una doppia indagine transfrontaliera, ma le vere crepe si aprono nella psiche del vicequestore, sempre più solo, perseguitato dal fantasma della moglie Marina e dalle proprie regole interiori lapidarie quanto amare. I dialoghi secchi e la fotografia cupa della Valle d’Aosta invernale confermano l’attitudine della serie a spiazzare per profondità emotiva e originalità di sguardo.

Schiavone continua a classificare colleghi e sospetti come animali da enciclopedia, nella sua ricerca disperata di logica e umanità in un mondo che gliene dà sempre meno. Dietro le indagini si nasconde una lotta personale che parla di lutto, memoria, disagio: una drammaturgia che va ben oltre il semplice poliziesco, spingendo il protagonista sull’orlo della rottura ogni volta che una nuova “rottura di coglioni” (sua celebre espressione) bussa alla porta dell’ufficio.

Cast, regia e motivi del successo della serie Rocco Schiavone su Rai 2

Al fianco di Marco Giallini troviamo Valeria Solarino nei panni della giornalista Sandra Buccellato, Massimiliano Caprara, Miriam Dalmazio e Diane Fleri. Ognuno di loro porta in scena un mosaico di fragilità e ironie che arricchiscono il mondo di Schiavone, tra equivoci, dialoghi secchi e uno humor nero che raramente si è visto in TV italiana con queste sfumature.

Dietro la cinepresa c’è Simone Spada, che restituisce alla serie quel taglio quasi cinematografico (sembra di entrare in un romanzo o in un graphic novel ben disegnato più che nella tipica fiction nostrana). La produzione si conferma una delle pochissime serie tricolori capace di valorizzare l’ambientazione come vero e proprio personaggio: la Valle d’Aosta di Schiavone non è mai solo sfondo, ma agisce, isola, opprime. Un piccolo nerd-fact: la critica ha più volte accostato Schiavone a personaggi cult della serialità internazionale come Don Draper in Mad Men o BoJack Horseman. Curioso, vero?

  • Aneddoto cult: mitica la lavagna delle “rotture di coglioni”, appesa come un mantra nell’ufficio di Schiavone.
  • Running gag feticcio: il medico legale che grignotta panini sulle autopsie, esasperando il vicequestore e regalando perle di comicità amara.

Accoglienza, impatto culturale e lascito pop della fiction Rocco Schiavone

La serie – tratta dai romanzi di Antonio Manzini – non è solo una gallina dalle uova d’oro per Rai 2 e RaiPlay. Ha conquistato una nicchia vasta e appassionata grazie al suo modo diretto, cupo e cinico di raccontare la polizia “di provincia”, con quella malinconia ruvida e senza moralismi che è la firma della letteratura noir di qualità.

È uno dei pochi prodotti televisivi contemporanei capaci di superare la barriera tra pubblico “popolare” e pubblico “nerd”, raccogliendo recensioni spesso tra il 7 e l’8,5 su tutte le piattaforme e diventando oggetto di citazioni, meme e ironie di culto (basta dare un’occhiata alle community online dedicate per rendersene conto). L’impatto non si riduce all’ascolto TV: i romanzi continuano a vendere, le stagioni successive sono attese come piccoli eventi seriali, e il personaggio di Schiavone viene utilizzato come modello per una nuova generazione di fiction italiane più coraggiose e stratificate.

Da non perdere se: amate le atmosfere nordiche, il sarcasmo nero e i protagonisti tormentati che non hanno paura di guardare in faccia il loro dolore (e riderci sopra, magari con una castagna bollita in mano). Un piccolo avvertimento: la serie può dare dipendenza: una volta entrati nel mondo di Schiavone, non vorrete più uscirne!

In definitiva, Rocco Schiavone 5 rappresenta il meglio del crime italiano contemporaneo. Se cercate una serie dalla forte identità, che sa essere seriale ma allo stesso tempo profondamente autoriale, non perdete il nuovo episodio stasera su Rai 2. Le montagne vi aspettano, insieme alle regole tutte sue del vicequestore più “rognoso” della TV.

Cosa rende Rocco Schiavone unico nel panorama crime italiano?
Sarcasmo nero di Giallini
Atmosfere cupe valdostane
Dialoghi secchi e reali
Personaggi fragili e complessi
Regia quasi cinematografica

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