Stasera su Rai Movie Diabolik con Giacomo Gianniotti e Monica Bellucci: il cinecomic italiano che ha stupito tutti

In sintesi

  • 🎬 Diabolik – Chi sei?
  • 📺 Rai Movie HD, ore 21:20
  • 🦹‍♂️ Terzo capitolo della saga cinefumettistica dei Manetti Bros.: Diabolik e l’ispettore Ginko, prigionieri della stessa banda criminale, devono collaborare in una notte di rivelazioni e colpi di scena, tra atmosfere noir, effetti speciali artigianali e un cast d’eccezione che omaggia il fumetto italiano.

Diabolik, Manetti Bros, Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Monica Bellucci: il palinsesto tv di questa sera ha un protagonista indiscusso, e il canale è Rai Movie HD. Se siete in cerca di un film italiano recente, potente e visivamente ricercato, appuntatevi l’orario: 21:20. Va in onda “Diabolik – Chi sei?”, l’ultimo tassello della saga cinefumettistica diretta dai fratelli Manetti, con un cast che strizza l’occhio tanto ai cinefili puri quanto agli amanti del pop e dei fumetti classici.

Diabolik tra cinema e fumetto: Manetti Bros., Giacomo Gianniotti e cast top

Quando si parla di Diabolik non si fa solo riferimento a un personaggio, ma a uno degli archetipi più rilevanti nella cultura pop italiana: l’icona del ladro gentiluomo, in bilico costante tra genio e tenebra, emanazione ruvida dell’immaginario noir delle sorelle Giussani. “Chi sei?”, il terzo film dedicato al Re del Terrore dai Manetti Bros., va oltre la semplice trasposizione: si muove come un oscuro atto d’amore verso i colori saturi e i grovigli psicologici del fumetto nero all’italiana, senza perdere quell’innovazione stilistica che i Manetti hanno imposto nel panorama dei cinecomic nostrani.

Il plot stasera regala il massimo: Diabolik (interpretato con energia e vera ossessione da Giacomo Gianniotti) e l’eterno rivale ispettore Ginko (Valerio Mastandrea) si ritrovano prigionieri della stessa banda criminale, costretti per una notte a confrontarsi, svelare identità e debolezze, e a collaborare mentre fuori, tra ombra e rivoluzione, Eva Kant (Miriam Leone) e Altea (Monica Bellucci) lottano per salvarli. Le dinamiche fra bene, male e amore si ribaltano in uno strano, stilosissimo valzer nero.

Cosa rende unico “Diabolik – Chi sei?” rispetto agli altri cinecomic italiani

Il film parte dal mitologico albo numero 107, trovando il coraggio di scavare dove gli altri Diabolik avevano (forse) avuto timore: si punta tutto sull’identità, la maschera, la psicologia. Le atmosfere anni Sessanta sono riproposte ma con una fotografia più cupa e raffinata, spettacolare per chi ama il cinema di Mario Bava, il crime all’italiana e una messa in scena dove effetti pratici e scenografie ricostruite dominano sulla CGI. Anche la colonna sonora occhieggia ai poliziotteschi e omaggia Morricone: un trip per appassionati.

Sul piano delle interpretazioni si respira un’aria internazionale ma con solide radici italiane. Gianniotti lavora di sguardi, di tensione, parlando poco ed evocando tantissimo, mentre Mastandrea è la spalla ideale, sempre cinico e profondamente umano. La Leone e la Bellucci si fronteggiano con eleganza e energia, incarnando due archetipi femminili complementari e, nello stesso tempo, imprevedibili alleate.

  • Effetti speciali artigianali e totale rispetto per la tradizione visiva del fumetto
  • Cast attento a restituire la complessità e il fascino ambiguo dei personaggi storici

Per molti fan di Diabolik, la vera magia di questi film dei Manetti Bros. sta nel riuscire a coinvolgere anche chi magari non ha mai letto un albo: è cinema popolare di grande qualità, con una confezione rétro che, però, gioca continuamente con uno sguardo moderno e autoironico. Attenti agli “easter egg”: molte le citazioni nascoste per i fan irriducibili, dalla disposizione degli oggetti di scena alle inquadrature che riprendono vignette leggendarie.

Impatto culturale di Diabolik, giudizi nerd e piccoli difetti

Da nerd dichiarato del fumetto italiano, non si può non apprezzare lo sforzo di restare fedeli non solo alla trama ma al vero “mood” Diabolik, la tensione costante tra romanticismo nero e avventura ipertecnologica: un duello psicologico dove tutti i personaggi restano indimenticabili, ma anche profondamente ambigui. Certo, a volte la narrazione può sembrare un po’ lenta rispetto al ritmo spasmodico di tanti cinecomic Marvel, ma qui il valore aggiunto sta proprio nell’atmosfera sospesa, nella maestria delle ombre, negli sguardi rubati invece che nelle esplosioni digitali.

La scelta dei costumi, la cura certosina per ambienti e accessori, la quasi totale rinuncia alla CGI in favore di effetti artigianali: tutto rimanda alla tradizione gloriosa del miglior cinema di genere italiano. Se a tratti si avverte una certa “freddezza” o distanza emotiva rispetto ai personaggi (come qualche critica specializzata ha sottolineato), si tratta forse di un effetto voluto: Diabolik è, per statuto narrativo, inarrivabile, enigmatico, allegoria stessa del mistero.

  • Media voto MYmovies: 3,05/5, sintomo di una base solida ma con ancora margini di passione da conquistare
  • Grande apprezzamento per la regia, i costumi e la colonna sonora vintage

Guardando “Diabolik – Chi sei?”, ci si imbatte in un film che non cerca di piacere a tutti, ma alza senza paura l’asticella qualitativa dei cinecomic made in Italy. È una pellicola ad alto tasso di stile e citazionismo, mai gratuita, e che riesce a rendere nuovamente “cool” il mistero tutto italiano della maschera nera. Gli appassionati di cultura pop e i nostalgici del fumetto non rimarranno delusi: davvero imperdibile su Rai Movie questa sera. Pronti a chiedervi, senza certezze, chi sia davvero Diabolik?

Cosa rende davvero magnetico il Diabolik dei Manetti Bros?
Atmosfere noir anni Sessanta
Cast internazionale perfetto
Effetti artigianali senza CGI
Fedeltà assoluta al fumetto
Mistero psicologico profondo

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